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I Flavonoidi nella Cannabis

I Flavonoidi sono un vastissimo gruppo di sostanze polifenoliche divise in numerose categorie, con molteplici utilizzi dal campo alimentare a quello farmaceutico; tali molecole prodotte dal metabolismo secondario delle piante hanno molteplici funzioni. Nonostante la loro numerosa presenza in tutte le specie vegetali, alcuni flavonoidi vengono prodotti esclusivamente dalle piante di Cannabis. Nella cannabis, la cannaflavina A è farmacologicamente attiva, con studi che dimostrano che ha proprietà antinfiammatorie che potrebbero essere fino a 30 volte più forti di quelle trovate nell’aspirina. Anche la cannaflavina B e C sono in fase di studio per i loro potenziali benefici medici.

Tornando ai Flavonoidi, in senso lato, un ’altra classe di pigmenti vegetali di grande interesse è rappresentata dagli antociani, sostanze idrosolubili responsabili di vivaci colorazioni.

Tra le diverse categorie di flavonoidi ritroviamo gli antociani, vasto numero di sostanze (all’incirca 600) responsabili delle diverse colorazioni che rivestono le foglie, i fiori e a volte anche i tricomi, delle piante di Cannabis.

Columbian Maschio con colorazione antocianica
Tropicanna cookies Femmina con colorazione antocianica

Gli antociani (dal greco anthos = fiore, kyáneos = blu) o antocianine sono un’importanti gruppo di pigmenti vegetali presenti su numerose piante, alla cui presenza si devono colorazioni come il rosso, il porpora e il blu che ritroviamo nel vino e in altri numerosi frutti e fiori. Le colorazioni che virano al viola-blu derivano da a ph cellulari tendenzialmente alcalini, mentre colorazioni verso il rosso dipendono da ph più acidi. Nel concreto gli antociani sono molecole idrosolubili glicosidiche (costituite da uno zucchero), racchiuse nel vacuolo delle cellule epidermiche, svolgendo differenti funzioni, dalla protezione della pianta all’attrazione di insetti utili.

Gli antociani come precedentemente detto sono sostanze antiossidanti, riescono grazie alle loro caratteristiche a ridurre l’effetto dell’ossigeno e dei ROS (radicali liberi) andando a salvaguardare l’equilibrio cellulare dei tessuti. La loro capacità di assorbire diverse bande dello spettro luminoso riduce l’effetto deleterio che le radiazioni ultraviolette possono esercitare sui tessuti in fase di sviluppo e, in modo indiretto, attirano con l’assorbimento di questi spettri cromatici (non percepibili all’occhio umano) insetti e animali.

Curiosità: Differenti studi mostrano attraverso l’utilizzo di UVB l’incremento produttivo di questi composti antocianici).

Con le loro vive colorazioni quindi, questi flavonoidi svolgono un importante ruolo nell’attrarre insetti impollinatori e animali disseminatori che, mangiando i frutti, possono facilmente disperderne i semi e preservare così il ciclo biologico delle piante.

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